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Accessibilità e usabilità dei siti web: cosa sapere

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Altrama Italia - Accessibilità e usabilità dei siti web: cosa sapere
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Avere un sito che favorisca l’accesso universale è necessario affinché i contenuti web siano fruibili da tutte le persone, comprese quelle con disabilità visive, motorie, cognitive e uditive. Un obiettivo che si può raggiungere attraverso tecnologie assistive, progettando il contenuto del sito secondo standard ben precisi: in particolare, rispettando le norme sull’accessibilità dei siti web imposte dall’European Accessibility Act.

Le persone con disabilità sono circa un quinto della popolazione mondiale, per cui queste problematiche non possono essere sottovalutate. Garantire l’esplorazione dei contenuti web a tutti è un fattore di inclusione necessario.

Se hai bisogno di supporto per rendere il tuo sito web accessibile e conforme alle normative vigenti, il team di Altrama Italia è a tua disposizione: contattaci per una consulenza personalizzata.

Differenze tra Accessibilità e Usabilità

Usabilità e accessibilità vanno di pari passo nella realizzazione di siti, poiché hanno lo scopo di migliorare le interfacce web rendendo fruibile il contenuto e garantendo all’utente un’esplorazione del sito corretta. Le differenze consistono in diversi aspetti tra cui:

  • Metodologia: l’accessibilità fornisce strumenti per rendere compatibile il sito con tecnologie assistive e di supporto per le persone con disabilità; l’usabilità si rivolge agli utenti a cui è indirizzato il progetto, cioè a coloro per cui è stato realizzato (target).
  • Soggetto: l’usabilità è determinata dall’interazione con l’utente e da ciò che desidera ottenere dal sito in termini di navigazione, contenuti e strumenti, così da soddisfarne i bisogni; l’accessibilità è indirizzata a un pubblico decisamente più vasto e generico.
  • Test: per verificare il grado di usabilità vengono coinvolti gli utenti, la loro interazione con il sito e le sue funzionalità; l’accessibilità utilizza tool e validatori automatici sulla base delle normative imposte, verificando se quel determinato contenuto è fruibile da tutti gli utenti e se si può interfacciare con le tecnologie assistive.

In sostanza, l’accessibilità si occupa di adattare e presentare i contenuti a qualsiasi tipo di utente, mirando a un pubblico molto vasto; mentre l’usabilità mira a un pubblico di nicchia, con uno sguardo rivolto al marketing e alle funzionalità del sito.

Accessibilità dei siti web: linee guida e obblighi di legge

Le WCAG 2.2 (Web Content Accessibility Guidelines), create dal W3C in collaborazione con individui e organizzazioni in tutto il mondo, stabiliscono gli standard per i requisiti di accessibilità web nella maggior parte dei Paesi. Le linee guida hanno l’obiettivo di fornire uno standard condiviso unico per l’accessibilità dei contenuti web.

In Italia, una serie di leggi riconosce e protegge il diritto delle persone con disabilità di accedere ai servizi informatici e telematici della Pubblica Amministrazione a partire dalla Legge Stanca, che ha aggiunto obblighi anche per le aziende private con un fatturato superiore a 500 milioni di Euro. In base alle WCAG sono state sviluppate le linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici di AgID (l’Agenzia per l’Italia Digitale): indicazioni per l’accessibilità del web adottate come standard ufficiale del governo italiano, indirizzate a chiunque offra servizi digitali.

Le linee guida sono organizzate secondo quattro principi:

  • Percepibile, dare alternative testuali per contenuti non testuali.
  • Utilizzabile, poter utilizzare tutte le funzionalità da tastiera, evitare l’uso di contenuti che causano convulsioni o reazioni fisiche.
  • Comprensibile, testo leggibile e facilmente interpretabile.
  • Robusto, compatibilità con diversi tool per offrire una migliore esperienza all’utente.

Accessibilità per i siti web della PA

Le nuove linee guida per i siti web e i servizi digitali della Pubblica Amministrazione consentono alle PA di comunicare con gli utenti tramite portali e servizi online sempre più inclusivi, con particolare attenzione alle varie esigenze dei cittadini nel rispetto delle normative sull’accessibilità e usabilità. Le regole incluse nelle linee guida dell’AgID puntano a realizzare e monitorare i contatti telematici tra i cittadini e la PA in modo tale da essere fruibili da tutta la popolazione. Tra i macro-requisiti si annoverano:

  • Accessibilità, gli utenti devono poter accedere ai servizi digitali della PA in osservanza alle norme AgID.
  • Affidabilità, trasparenza e sicurezza, i servizi digitali devono garantire la protezione dei dati personali e informare gli utenti sul loro utilizzo in conformità al GDPR.
  • Semplicità, realizzare siti web in modo che la progettazione sia incentrata sugli utenti, con test di usabilità e l’utilizzo di un linguaggio adeguato.
  • Monitoraggio, migliorare l’esperienza sul sito in base ai dati comportamentali e ai feedback ricevuti dagli utenti.

Quando le PA scelgono un fornitore per il loro sito istituzionale devono includere nella documentazione dei contratti pubblici di affidamento il riferimento esplicito alle linee guida dell’AgID con la seguente dicitura:

Il fornitore incaricato deve rispettare le indicazioni riportate nelle Linee guida di design per i siti internet e i servizi digitali della PA”.

Le Pubbliche Amministrazioni hanno l’obbligo di pubblicare, entro il 31 marzo di ogni anno, gli Obiettivi di Accessibilità per l’anno in corso. Questo adempimento, previsto dal Decreto Legge n. 179/2012, ha l’obiettivo di monitorare e migliorare l’accessibilità digitale di siti web, servizi online e strumenti informatici delle PA, garantendo la piena inclusione di tutti i cittadini, comprese le persone con disabilità. Gli Obiettivi di Accessibilità sono una dichiarazione pubblica con cui ogni ente della Pubblica Amministrazione indica quali interventi intende realizzare per migliorare l’accessibilità digitale nel corso dell’anno.

Accessibilità per i siti web dei soggetti privati

Dopo la Legge Stanca sono state emanate altre norme per favorire l’integrazione delle persone con disabilità e garantire l’accesso ai siti web. Attraverso il Decreto Legge sono stati estesi gli obblighi in materia di accessibilità previsti per i soggetti pubblici anche ai soggetti privati con un fatturato medio superiore a 500 milioni di Euro negli ultimi tre anni, che offrono servizi al pubblico tramite siti web o app.

La normativa stabilisce che, oltre a conformarsi agli standard stabiliti dall’AgID, i soggetti privati dovranno presentare annualmente una “Dichiarazione di Accessibilità”, ovvero un documento in cui si inseriscono i dati relativi allo stato di accessibilità del proprio sito web e delle proprie applicazioni.

In caso di siti web, la dichiarazione viene posta nel footer con apposito link, mentre per le app viene riportata la URL all’interno delle informazioni generali presenti nello store e nel relativo sito web del soggetto erogatore. Con la determinazione n. 355/2022 viene adottato, insieme alle linee guida per i soggetti privati, anche il Regolamento che disciplina i procedimenti di verifica e quelli sanzionatori di AgID sui servizi offerti al pubblico dai soggetti erogatori privati. Al termine dell’istruttoria avviata per la verifica, nel caso in cui venissero rilevate delle non conformità, AgID formulerà ai soggetti titolari del sito o delle app richieste finalizzate al miglioramento del servizio digitale entro un termine prestabilito, a seguito del quale effettuerà nuove verifiche e, se l’inaccessibilità dovesse persistere, procederà con l’irrogazione delle sanzioni previste.